I Giganti Della Terra by Gordon R. Dickson

autore:Gordon R. Dickson [Dickson, Gordon R.]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2014-01-02T16:00:00+00:00

16

Per un attimo ci fu un silenzio imbarazzato nella stanza.

— Maria, ti presento Sylvie Onjin, del nostro Corpo di Corrieri-Traduttori — disse Shane. — Sylvie, Maria Casana. Lyt Ahn l'ha appena nominata mia assistente speciale per i miei prossimi incarichi.

Maria e Sylvie si studiarono. Erano diversissime. A paragone di Maria, Sylvie, con la sua ossatura fragile, i fianchi e il seno piccoli, sembrava quasi emaciata. I capelli neri e il corpo pieno facevano apparire Maria, a confronto dell'altra, ancora più rigogliosa. La sua semplice presenza sembrava capace di fare sparire Sylvie.

Sylvie offrì la mano a Maria. Maria la strinse.

— Sono così preoccupata — disse. — Non sono mai stata in uno di questi posti.

— Oh, non si sta poi troppo male — rispose Sylvie. — Dove ti metteranno?

— Non so... — cominciò Maria; ma in quel momento qualcuno bussò e spalancò la porta senza attendere risposta. Entrò una donna di mezza età in tuta, dal fisico tozzo, con una cintura porta-utensili alla vita.

— Manutenzione — disse. — Devo installare una nuova porta. Ci vorrà solo un minuto. — La donna si era già voltata a studiare la parete sulla destra di Shane. Estrasse un metro e un pennarello, tracciò qualche segno, poi prese dalla cintura quella che sembrava una penna e cominciò a disegnare dal pavimento verso l'alto, in punta di piedi. Tracciò una linea orizzontale lunga un metro, e ridiscese verso il pavimento.

Una linea marrone assurdamente diritta era apparsa sulla parete, scaturita dalla punta dell'oggetto che la donna maneggiava. Scrutando meglio, Shane scoprì che la linea era scavata nella parete. Quando ebbe finito, la donna armeggiò col suo arnese, lo puntò verso la forma rettangolare che aveva tracciato, e disegnò uno scarabocchio nell'aria.

La parete all'interno del disegno svanì, lasciando un vano.

— E che diavolo! — esclamò una voce femminile dall'altra parte. La vicina di stanza di Shane, una donna coi capelli grigi e all'incirca la stessa età e stazza dell'addetta alla manutenzione, ma molto più alta, apparve nella nuova apertura. — Shane, cosa succede?

— Immagino che la trasferiscano da qualche altra parte — disse l'addetta alla manutenzione. — A me è stato ordinato di trasformare queste due stanze in una suite.

— Una suite? Con la mia stanza? In nome del cielo, Shane...

— Non chiedere a me, Marika — rispose subito Shane. — Rivolgiti ai pezzi grossi. Io so solo che Maria qui sarà la mia assistente speciale per una serie di missioni che mi attendono. Ordini di Lyt Ahn.

— Be', allora io dove vado? — Marika si girò verso l'addetta alla manutenzione, che scrollò le spalle.

— Non è il mio campo — rispose. — Prima o poi glielo diranno. Scusi, non ho pensato che di lì potesse esserci qualcuno.

— Se quell'affare taglia i muri, poteva ucciderla! — intervenne inaspettatamente Maria.

— No, no! Impossibile! — La donna mostrò l'utensile a forma di penna. — Funziona solo sui muri e nient'altro. Uno dei gadget degli alieni. Assolutamente sicuro. Guardi.

Appoggiò la punta dell'oggetto sulla palma sinistra, e col pollice della destra mosse quello che sembrava un cursore.

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